Laboratorio Permanente di Teatro Sociale

Dal 2006 Diesis Teatrango promuove il Laboratorio Permanente di Teatro Sociale con l’obiettivo di favorire, in una modalità integrata e inclusiva, una occasione di crescita personale e benessere attraverso l’espressione artistica e le artiterapie oltre ad una formazione qualificata per attori con disabilità o altre fragilità psicofisiche e cognitive che si affianca alla produzione di spettacoli di teatro integrato e alla professionalizzazione e/o terapie occupazionali per attori con disabilità.

Il laboratorio, centro di formazione e produzione artistica sul teatro nei processi di interazione sociale, è nato nel 2006 in collaborazione con la Provincia di Arezzo e sostenuto dalle progettazioni della Regione Toscana dal 2009 e, negli anni, da vari enti e strutture (ASL, Comune di Arezzo, Conferenza dei Sindaci Valdarno, Banca del Valdarno, ecc.).

Il Laboratorio Permanente di Teatro Sociale (LPTS), legato alla Scuola di Teatro di Diesis Teatrango, è un nucleo di lavoro con sede presso il Teatro Comunale di Bucine (AR) che ha l’obiettivo di favorire, nel lavoro teatrale, una modalità integrata di formazione e produzione artistica rivolta a persone diversamente abili. Il percorso di 120 ore è una occasione di crescita personale e benessere, scoperta di potenzialità e attitudini attraverso l’espressione artistica e le artiterapie, formazione qualificata per attori con disabilità o altre fragilità psicofisiche e cognitive. La dimensione formativa si affianca alla produzione di spettacoli di teatro integrato e alla professionalizzazione e/o terapie occupazionali per attori con disabilità.

Coinvolge, accanto ad allievi e giovani attori, utenti di centri socio-riabilitativi, con l’obiettivo di una qualificazione della formazione e dell’esperienza del linguaggio teatrale oltre gli aspetti strettamente terapeutici interni alla struttura dei centri socio-riabilitativi. L’esperienza artistica si sviluppa nella dimensione della performance multidisciplinare, che pur privilegiando il linguaggio teatrale, attraversa generi e linguaggi integrati quali la danza e la musica. Abbiamo trovato nella interazione fra i linguaggi della scena una importante linea di riferimento che favorisce l’accesso a più forme  espressive che favoriscono una maggiore integrazione fra le varie attorialità. Promuove, all’interno del percorso, appuntamenti annuali con maestri della scena.

Il laboratorio è base di studio drammaturgico su contenuti e poetiche  per le progettazioni della compagnia. La specifica azione di integrazione rivolta ad allievi diversamente abili produce, contestualmente, il valore della sperimentazione di linguaggi nati da nuove modalità relazionali sulla scena che generano un inedito e innovativo linguaggio teatrale.

Il LPTS ha un programma annuale che va da febbraio a dicembre con incontri a cadenza settimanale, workshop intensivi ed eventi performativi; si rivolge con le varie azioni ad attori, persone interessate al teatro disabili e non, studenti e famiglie, cittadinanza in genere, in un processo di drammaturgia di comunità. Si realizza in collaborazione con Scuole, Enti pubblici, Cooperative sociali, Istituzioni Culturali, artisti e tecnici dello spettacolo.

Coinvolge, accanto alla direzione artistica di Piero Cherici e Barbara Petrucci, con la collaborazione di Filippo Mugnai, una comunità di artisti e professionisti della musica, del teatro, della danza (citiamo, nel corso degli anni, Compagnia Atacama di teatro-danza di Roma, Giorgio Rossi, Associazione Sosta Palmizi, Claudio Ascoli – Chille de la Balanza, Francesco Niccolini – scrittore e drammaturgo, Compagnia Cie Twain, Roma, Danilo Grassi – Conservatorio di Parma, Silvio Trotta, musicista Associazione Musicanti del Piccolo Borgo, Claudia Bombardella – cantante e musicista, con la prossima edizione Andrea Cioffi, attore e drammaturgo) e il nucleo stabile degli attori con il quale annualmente si sperimenta il processo creativo, drammaturgico e scenico integrato con attori con disabilità, di cui un attore in terapia occupazionale convenzionata con la ASL.

Accanto all’obiettivo generale dell’inclusione sociale attraverso i linguaggi artistici, indichiamo in sintesi obiettivi specifici che intendiamo perseguire:

  • potenziare le azioni delle progettualità precedenti che hanno avuto maggior impatto positivo;
  • potenziare il coinvolgimento della scuola, sia rispetto alla visione della performance come spettatori sia sugli aspetti produttivi, di percorso e di messa in scena sia come attenzione ai processi inclusivi attraverso il linguaggio dell’arte;
  • potenziare la comunicazione rispetto alle azioni e alla percezione del Teatro Comunale di Bucine, come spazio di sperimentazione di percorsi inclusivi, riferimento per le scuole del territorio in merito alla progettazione di didattiche espressive inclusive con la prospettiva della costruzione di progetti di alternanza scuola/lavoro;
  • potenziare la “rete” di spettatori a partire dalle scuole e dalle famiglie, dai partner del progetto,  in un progetto di teatro di comunità del loro territorio.

Soggetti partner identificati: Società Cooperativa Giovani Valdarno, Comune di Bucine, Istituto Comprensivo Scolastico di Bucine, ISIS B. VARCHI di Montevarchi – Professionale Indirizzo Servizi Socio-Sanitari, ISIS Valdarno di San Giovanni Valdarno, Museo Cassero per la Scultura di Montevarchi, Rete Teatrale Aretina.

LABORATORIO PERMANENTE DI TEATRO SOCIALE, dal 2021 con il contributo di

Teatro sociale: intervista a Barbara Petrucci

Teatro Sociale: intervista a Chiara Melani, attrice del Laboratorio

ULTIMI SPETTACOLI – le locandine sono in alcuni casi relative all’evento di metà anno

PAROLE PRIMA CHE VENGA IL BUIO – liberamente ispirato all’oper e alla persona di Pier Paolo Pasolini

LA PACCHIA

NATIVITA – PROGETTO CON LPTS, SCUOLE E COOPERATIVA GIOVANI VALDARNO

IL POPOLO PERFETTO (2019-2020)

DIARIO DI UN MUSICOTERAPEUTA (2017-2018)

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AUTORITRATTO (2013-2014)

TRA BALLO E RACCONTO (2012-2013)