Li avete amati e sino tornati, Pulcinella e Arlecchino. Li avete richi-amati ed eccoli.
Non li vedete, ma ci sono. Sotto le mentite spoglie di due persone comuni si aggirano tra di noi, studiandoci, pronti a coglierci in fallo, a prenderci in giro, bonariamente, è ovvio; così ci destabilizzano per scrollarci di dosso le false certezze o quello snobismo che ogni tanto ci prende, perché ci prende, ohi se ci prende! e per farci capire che le maschere, forse, le indossiamo noi e non loro.
Due maschere tipiche italiane, Nord e Sud, bianco e nero e colori a non finire, e tante risate.
Attenzione, non in teatro, ma direttamente tra le persone nella Festa dell’Uva, al Campo Vecchio di Bucine.
Quando si uniscono campioni dello sport e campioni del teatro cosa ci si può aspettare se non una serata eccezionale, sul filo dei ricordi, delle emozioni, dell’impegno?
Teatri d’Imbarco ci porta la storia di Bartali, mitico eroe non solo sportivo, ma umano a tutto tondo, nello sfondo della sua città e delle sue colline.
Un filo sottile lega i primi appuntamenti de LA BELLA STAGIONE, un filo che ci porta a STUDIO SU MACBETH della SCUOLA DI TEATRO 2023-2024 – CORSO DI TEATRO PER ADULT*
Studio scenico presentato da allievi e allieve della Scuola di Teatro del Teatro Comunale di Bucine anno 2023/24. Con: Alexandru Andries, Lorenzo Bonatti, Rosanna Codolo, Salvatore della Corte, Davide Desiderio, Samuele Fabbri, Claudio Fuccini, Linda Fuccini, Chiara Melani, Filippo Mugnai, Federica Musolino, Iacopo Papini.
Conduzione: Piero Cherici, Filippo Mugnai
DICONO PIERO E FILIPPO
“L’anno che abbiamo trascorso è stato caratterizzato da una particolare apertura a ricercare e sperimentare strade che il teatro ci offre per esplorare le potenzialità espressive di ognuno di noi, fisiche, vocali, immaginative, la creatività nelle sue forme collettive, quasi un bene comune, le relazioni che diventano, per noi, un seme di bellezza da far germogliare e mettere a disposizione…
Ci siamo misurati con un testo teatrale (non lo facciamo spesso!), un testo di quelli che a dirlo quasi bisognerebbe “non dirlo”: si dice che porti “sfiga”! MACBETH di W. Shakespeare. Un testo complesso, ricco, con molti piani di lettura e noi, come facciamo spesso, abbiamo preso di quel testo (anche se lo abbiamo letto tutto!) ciò che più ci ha “parlato”, ciò che abbiamo sentito di più nei nostri corpi, nelle parole, nelle immagini che ci ha evocato e in scena abbiamo portato queste cose, questo nostro sentire…
Il Macbeth è una celebre tragedia incentrata sulla figura del barone Macbeth e sulla sua sanguinosa ascesa alla corona e al trono di Scozia. Nella tragedia, Shakespeare sviluppa i temi dell’ambizione umana e della sete di potere sullo sfondo di una guerra combattuta contro Irlanda e Norvegia (ma potrebbe essere qualsiasi guerra). Macbeth (con l’amico Banquo), di ritorno dal campo di battaglia, incontra tre streghe che predicono loro il futuro: Macbeth sarà signore di Cawdor e successivamente re di Scozia, mentre Banquo sarà progenitore di una stirpe di re. Macbeth in una lettera ne informa la moglie, la perfida Lady Macbeth che divorata dall’ambizione del trono, decide di cogliere l’occasione al volo e progetta di assassinare il re Duncan. Macbeth inizialmente rifiuta di commettere un regicidio ma, succube della moglie, decide infine di commettere il delitto. Macbeth ha un’allucinazione in cui compare un pugnale insanguinato. Fatte ubriacare le due guardie della stanza di Duncan, Macbeth si intrufola nella camere e uccide il re. Dopo l’omicidio, Macbeth subisce un crollo psicologico, ossessionato dalla colpa che ha commesso ma comunque incapace di pentirsi. Dopo una serie di vicende viene comunque nominato re. Il protagonista è tuttavia roso dal dubbio: nella profezia delle streghe, infatti, è Banquo colui che genererà una stirpe reale. Le vicende proseguiranno fra momenti di follia, tradimenti, crimini; anche Lady Macbeth comincerà ad avvertire il peso di tanti crimini e cercherà ossessivamente di lavare via dalle proprie mani il sangue dei lutti che ha causato. Macbeth continuerà a combattere ma verrà sconfitto e decapitato fino a ristabilire l’ordine regale nel Paese.
Di tutto questo, ci siamo interessati essenzialmente alle suggestioni derivanti dallo sfondo della guerra, dalle ambizioni verso il trono, qualsiasi esso sia, da una figura di re che spesso resta ai margini delle vicende, osservatore di un destino (simboleggiato dalle streghe) di cui è spettatore privilegiato fino ad essere abbandonato dall’ubriacatura di tutto un mondo che lo sostiene e che lo lascerà cadere”
Dopo la serata del 05/07/2024 con il Collettivo Clochart, che ha presentato il suo spettacolo facendoci giocare, emozionare, divertire, siamo felici di ospitare altri amici e amiche.
LA BELLA STAGIONE continua, sotto la luna e le stelle, all’anfiteatro di Bucine.
Direttamente dalla zona di Monte di Procida e Bacoli, cariche e carichi di esplosività, giocosità, divertimento, bravura, simpatia, attori e attrici di Archè Teatro ci presentano
TUTTO SHAKESPEARE MINUTO PER MINUTO
Vi consigliamo di non perderlo. Non ve ne pentirete!
Sotto il Leccio secolare di Bellavista torniamo sempre con gioia.
E ci portiamo nuovi amici che diventano poi amici di tutti.
L’amicizia è contagiosa.
La Compagnia COMPAGNI DI VIAGGI, con uno spettacolo di Riccardo Gili, interpretato da Marzia Scala e Carlo Cusanno, ci porta in un bosco, per scoprire l’importanza dell’amicizia.
L’ingresso è gratuito, l’ingresso in un racconto teatrale e in teatro naturale come il Leccio è impagabile.
Venite ad arricchirvi di bellezza, non ce n’è mai troppa!
Giovedì 13/06 in occasione della cena di strada promossa dalla ProLoco di Bucine, una serata di rap, in collaborazione con Vita da Vicolo. Il rap nasce come rivolta alle condizioni di vita dei ghetti, versi e rime che ridavano un senso di collettività e dignità a una popolazione oppressa, isolata, umiliata.
Quando non puoi altro, la poesia ti salva.
Venerdì 28/06 dalle 18:00, sotto il Leccio Secolare di Bellavista, RAID POETICI, brevi assaggi di poesie, libere, senza censura. Ognun* porta le sue composizioni e le legge, per una condivisione di emozioni, sensazioni, sentimenti, rabbia o amore.
A seguire, le poesie di ANIMALI DI SILENZIO di Antonio Stoccuto, poeta e attore.
Prenotatevi per leggere le vostre composizioni.
Sabato 29/06, una giornata intensa. Seminario di scrittura con Antonella Giacon, poeta e formatrice in scrittura poetica creativa. 4 ore per conoscerci meglio e farlo attraverso la poesia, scoprire la potenza creatrice e disvelatrice delle parole. Il seminario è gratuito ma PRENOTATEVI!
A seguire, incontro pubblico con Antonella Giacon LO SPAZIO TRA I SE’, la poesia è un atto di pace
Alle 18:00 presentiamo il bellissimo libro di poesia del caro amico Stefano Olmastroni, penna sensibile e sublime, I RIFLESSI DELLE COSE
Alle 19:00 circa PICCOLI ESERCIZI PER LA PACE – chiusura in memoria della strage nazifascista di San Pancrazio, con lettura di poesie d’autore e composizioni di alunni e alunne delle classi quinte dell’Istituto Comprensivo di Bucine. Perché la pace nasce da piccol*, fare la pace è un’arte da bambin*.
Diciamocelo pure, la poesia parte da noi, come la pace.
Tornano i centri estivi al Teatro Comunale di Bucine.
Una occasione per tuttə di mettersi in gioco giocando, sperimentando, conoscendo.
Non un semplice parcheggio di bimbə e ragazzə a favore di genitori impegnati, ma una reale possibilità di crescere e sperimentare una comunità propositiva e inclusiva.
“Educarci non è mai tempo perso. Educare è assumersi il rischio di imparare insieme” (Marina Garces)
Il progetto “Il Dire e il Fare” arriva alla fine del suo primo anno di attività concludendo una fase del processo riflessivo condiviso con un momento di rilancio, un’ulteriore occasione di ricerca e confronto per sperimentare azioni che attivino “energie di legame” tra persone e rendano possibile la loro partecipazione alla vita della società. In un momento in cui i dati della sofferenza psichica e sociale sono in aumento tra giovani, adulti e anziani, è tempo di tornare a cercarsi per rinforzare il tessuto di vicinanze e prossimità e per costruire insieme, di nuovo, il desiderio di vivere. La sfida è ri-fare convivenza: ma come?
Come fare per colmare il vuoto e il silenzio di una comunità da rigenerare o che ha sviluppato forme di relazioni che escludono e che marcano le differenze tra chi sta dentro al centro echi rimane ai margini o escluso? L’obiettivo di questo momento di ricerca comune è quello di provare a alimentare il pensiero e offrire contesti in cui poterlo fare: la comunità è di tutte e tutti e favorire mescolanze permette di generare opportunità inedite. Le relazioni territoriali possono essere il motore del cambiamento.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.OkNoPrivacy policy
Puoi revocare il tuo consenso in qualsiasi momento utilizzando il pulsante Revoca il consenso.Revoca il consenso