Venerdì 01/09/2023, ore 18:00, amic* napoletan* e dei dintorni, vi aspettiamo a VILLA MATARESE, A MONTE DI PROCIDA, nella rassegna IL TEATRO NON SI RASSEGNA
come Don Chisciotte di fronte alle sconfitte, noi non ci rassegniamo!
Grazie Archeteatro!

Venerdì 01/09/2023, ore 18:00, amic* napoletan* e dei dintorni, vi aspettiamo a VILLA MATARESE, A MONTE DI PROCIDA, nella rassegna IL TEATRO NON SI RASSEGNA
come Don Chisciotte di fronte alle sconfitte, noi non ci rassegniamo!
Grazie Archeteatro!
Venerdì 18/08/2023 presso ANFITEATRO CAMPACCIO di San Sepolcro, ore21:00
Don Chisciotte torna, con un riconoscimento alla regia che significa molto ma mai quanto il divertimento e la pratica inclusiva!
Grazie a Laboratori Permanenti
Diesis Teatrango ha raccolto e raccoglie l’invito di Arci Valdarno APS, Associaçao Social de Silveirinhos ARCSS, SMP Storie di Mondi Possibili, per un lavoro di crescita individuale e collettiva, basata sulla tecnica dello storytelling.
STORYTELLING – raccontarsi è conoscersi, conoscere, abbattere le barriere, trovare qualcun* disposto ad ascoltarci, disposto a raccontarsi, perché le strade della civiltà di si nutrono di comunicazione intima, vera, non strillata, non violenta, senza giudizio e per eliminare i pregiudizi.
Da maggio fino a settembre, un percorso europeo ricco di incontri, possibilità, condivisione
Mercoledì 19 luglio Don Chisciotte, con Piero, Filippo, Andrea, Alexandru, Alessandro e Cosimo, è sbarcato a Trani, per una serata al Festival IL GIULLARE. Don Chisciotte dalla Mancha alle Murge
Un caldo caldissimo, come l’accoglienza che ci è stata riservata, da tutte le persone che collaborano alla ottima riuscita del Festival e dal pubblico.
Una serata intensa, dove lo “squilibrio”, origine prima di questa versione che ormai portiamo in scena da qualche anno e che ogni volta si rinnova, squilibrio intenso come situazione non aspettata, inattesa, quindi destabilizzante e per questo giocosa, ha raggiunto vette ineguagliabili: Alessandro e Cosimo hanno tirato fuori tutta la loro teatralità innata, la loro capacità di travolgere e farsi travolgere.
è stato un piacere sentire il pubblico così vicino, coinvolto. emozionato. Molti ce lo hanno testimoniato, non ultimo questo articolo https://www.traniviva.it/notizie/l-anima-e-i-sogni-di-don-chisciotte-dipinti-nella-terza-serata-del-festival-del-giullare/
Il Don Chisciotte della compagnia Teatrale di Arezzo presentato ieri sera al festival del Giullare ha probabilmente costituito la dimostrazione perfetta di quanto la missione di questo festival sia fare in modo che l’inclusione di persone disabili in spettacoli teatrali con ruoli che siano funzionali a una resa ancora più efficace del testo, non realizzi il risultato di rappresentazioni destinate a rassegne speciali, ma di prodotti più che degni di essere inseriti nelle stagioni teatrali “tradizionali” e nei Festival di teatro.
Don Chisciotte diretto e interpretato da Piero Cherici, i cui sogni sono disegnati come fossero tracciati in aria da un cantastorie e scosso da Sancho Panza che cerca di farlo risvegliare, aveva un contraltare nel sorriso e nella azione scenica dei due ragazzi sul palco, uno con sindrome dello spettro autistico, l’altro con sindrome di down.
Pur nella maestria e professionalità dei primi tre, i due ragazzi hanno animato tutta la rappresentazione come a rendere visibile l’anima pura di Don Chisciotte, come a rendere materiali e reali i mulini a vento che solo lui era in grado di vedere.
Molte e molti hanno detto di aver apprezzato moltissimo lo spettacolo nel suo insieme, la poesia e il tono disincantato, il coinvolgimento non “pietistico” ma “artistico” di persone con disabilità (beh, Diesis questo fa, magari sconvolge, ma non impietosisce)
Usciamo da Jobel e dal Festival IL GIULLARE felici di cosa e come lo abbiamo portato, felici di aver fatto parte di questa esperienza di inclusività, di teatro “differente”, felici – anzi orgogliosi e soddisfatti, stracontenti e di spinti a nuove esperienze – il premio per la migliore regia
sì, perché il Festival è un “contest” e chiaramente un riconoscimento fa piacere, ma soprattutto è una occasione per conoscersi, conoscere il lavoro altrui, gli altri, le diversità, le infinite possibilità che una qualche limitazione offre per spostare il piano a chi vive la difficoltà, a chi ne è partecipe e a chi la osserva e basta.
I nostri ringraziamenti a chi ha reso possibile tutto questo – da parte mia e di tutti ad Alexandru, che prendendosi l’onore di guidare 1200 km in 32 ore ci ha permesso di arrivare pronti allo spettacolo, tranquilli, sereni, riposati.
Grazie a JOBEL, bellissima realtà in una terra d’incanto.
Preparatevi al divertimento dissacrante di Pulcinella e Arlecchino, maschere scombussolate, sconclusionate, irriverenti
Preparatevi a una giornata fuori dagli schemi e a una serata col BOTTO, o col LOTTO!
Diesis Teatrango presenta, sotto il magnifico Leccio di Bellavista, i primi esiti del Laboratorio Permanente di Teatro Sociale dell’anno 2023.
Un primo scorcio, un pezzo, del lungo percorso che annualmente Barbara e Piero ci aiutano a percorrere nel mondo intrigante e intricato della ricerca di una teatralità non convenzionale, differente, intima e vera.
Il tema di quest’anno è l’umanità (come sempre, si potrebbe dire! e di cosa si parla a teatro?), ma analizzata e studiata a partire da testi sacri e mitologici, da suggestioni che partono dalla parola come generatrice dei mondi e delle diverse possibilità e vite del mondo.
Vi attendiamo
La poesia di uno dei più grandi e influenti poeti del secolo scorso, nel recital con Caterina Casini e Massimiliano Auci, con il violoncello di Catherine Bruni a unire emozioni, parole, suggestioni.
Imperdibile.
Presso l’albero monumentale Leccio di Bellavista ( dove si trova )
Concluso il Festival Palco Fluviale, ci concediamo la bellezza di una mini stagione estiva.
3 appuntamenti, Imperdibili.
5 Luglio ore 19:00 – Laboratori Permanenti presenta: IL MIO BACIO ERA UN MELOGRANO su testi di Federico Garcia Lorca, di Caterina Casini e Camilla Zapponi, con Caterina Casini e Massimiliano Auci, Catherine Bruni al violoncello. Presso il Leccio di Bellavista
12 luglio ore 19:00 – Diesis Teatrango presenta il primo esito del Laboratorio Permanente di Teatro Sociale 2023 – UMANITA INFAME. Sotto al guida di Barbara Petrucci e Piero Cherici, i e le partecipanti al laboratorio mostreranno il primo esito, di metà anno di lavoro. Presso il Leccio di Bellavista
19 luglio tutto il giorno Pulcinella si aggirerà per Bucine, portando scompiglio, risate, qualche perplessità…perché Pulcinella fa quello che vuole, non ha padroni. Poi alle 21:30 ci aspetta all’anfiteatro, per una serata col Botto…col Lotto… boh. Non mancate. Rita Russo e Antonio Stoccuto vi aspettano.
Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito, aperti a tutte e tutti, però prenotatevi, è meglio.
GIUGNO 2023 – torna, con una fine settimana ricchissimo di eventi, il FESTIVAL PALCO FLUVIALE. Sì, quest’anno a giugno, perché volevamo evitare gli acquazzoni di settembre che ci hanno sempre reso il festival più complicato del dovuto… e speriamo bene… quest’anno piove a giugno… Incrociamo le dita e leggete bene il programma!
Poeti e giovani artisti si incontreranno per raccontarci il loro modo di vivere l’arte, la loro arte.
Diesis Teatrango presenterà l’esito finale del Laboratorio Adulti, con una rilettura della Lisistrata (fate l’amore, non fate la guerra!)
E poi spettacoli nel parco di San Salvatore, per il paese, con Teatro delle Bambole, Stalker, Vittorio Continelli
E ancora racconti, laboratori, esperienze
Tutto questo, per stare insieme, prima delle vacanze, con la solita amicizia, l’affetto e la bellezza della condi-visione
(ma continua!)
Si è concluso un altro anno di Laboratorio – Scuola di Teatro per bambin* e ragazz*, mai come quest’anno alla scoperta di nuove avventure, sulle orme e sulle tracce di Ulisse e sulla conoscenza di una alterità che ha arricchito i/le partecipanti.
Un gioco di fantasia, grazie al quale Babbo Natale diventa Ulisse, che è anche un modello della pubblicità. Circe, Polifemo, le sirene, nelle forme più diverse e disparate, come solo le menti più giovani riescono a immaginare, ma soprattutto…
l’attesa, l’ascolto, il rispetto dell’altr* sono stati evidenti, evidentissimi, in questa rappresentazione conclusiva, che ha mescolato musica, sonorità, voci dal vivo e registrate, azioni fisiche, video.
Una emozione sottile che ha reso il pubblico partecipe e commosso, una bellezza delicata e struggente, una forza che è propulsiva, una spinta ad andare avanti in un lavoro che ha visto 20 giovani e giovanissim* sul palco (e chi non ce l’ha fatta per l’emozione, sotto il palco, ma va bene così!).
La serata di ieri mostra che si può costruire un mondo di opportunità, di rispetto, ascolto e amicizia. Partendo dai bambini e dalle bambine (ragazze e ragazzi) che hanno dentro il seme della condivisione, e che vanno aiutati a fare germogliare il seme perché diventi una pianta, salda, che faccia fiori e poi frutti. Ieri sono sbocciati fiori meravigliosi! Per ora. I frutti si vedranno poi sul lungo periodo. Ma se non soffiano venti tremendi, i frutti verranno!
Diesis Teatrango Compagnia Teatrale , come sempre, ha fatto un lavoro artistico e sociale importante, quel lavoro che la porta sempre più nelle scuole come riferimento pedagogico.
Naturalmente hanno fatto tanto le famiglie, una rete amicale commovente, genitori splendidi di creature splendide, che non vuol dire perfette, perché la perfezione è chiusura ed è negli spazi che lasciano le imperfezioni che crescono i fiori più resistenti! Resistenti al dogma del vincere da soli, del performare da soli annichilendo gli altri. Resistenti alla volgarità di certi pensieri che circolano.
Quando si dice che i figli sono la speranza di un futuro migliore, non dimentichiamo che il futuro glielo imbastiscono i genitori e gli educatori e, sì, a Bucine e dintorni ci sono entrambi!